mercoledì 6 giugno 2012

CORSO ESTIVO DI ITALIANO



SI RIPARTE!

In Altre Parole riprende i suoi corsi con una formula estiva da non perdere.
Vi aspettiamo a Fonte Nuova presso l'Istituto Dino Buzzati, storica sede della nostra associazione, dal 15 giugno al 15 luglio per un laboratorio intensivo di lingua italiana.
Sei ore di lezione a settimana, per un totale di 25 ore.
Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci:
inaltre@gmail.com
Marzia 3282912150
Cecilia 3475432562

Dove siamo: https://maps.google.it/maps?hl=it

martedì 24 gennaio 2012

 

LA TRASMISSIONE "TRE SOLDI" DI RADIO RAI 3 PRESENTA

 

Oltremare

La rivoluzione tunisina nei racconti di chi è partito

di Marzia Coronati e Cecilia Noccioli della scuola di italiano "In altre parole"

Dopo la caduta di Ben Alì, decine di migliaia di persone hanno raggiunto le coste italiane, realizzando un sogno represso per anni. La gran parte di loro è giovanissima, segue con interesse quello che accade nel proprio Paese ed è sicura che un giorno tornerà in patria, dove troverà "una Tunisia nuova, più bella, più forte".
Come ci si sente a partire quando un regime va in frantumi? Con quale sguardo chi ha lasciato la Tunisia guarda al suo Paese? Cosa ha significato la dittatura per il popolo tunisino e cosa si aspetta da questa rivoluzione? A queste domande rispondono i protagonisti di "Oltremare", decine di persone di origine tunisina che hanno raccontato il loro Paese visto dall'Italia. I racconti dei più giovani sono stati raccolti dalla scuola "In altre parole" durante i corsi di italiano.

Si ringraziano: I ragazzi del corso di italiano,  Safi, Hamadi, Amel, Aicha, Riadh, Nasser, Stefano



"Oltremare, la rivoluzione tunisina nei racconti di chi è partito" - seconda puntata
by In Altre Parole

"Oltremare, la rivoluzione tunisina nei racconti di chi è partito" - terza puntata
by In Altre Parole


musiche:

Prima puntata
Compagnie Meskaoui & Mouloui Umrini 'meskaoui' "Oud Improvisation" (Marocco)
Riccardo Tesi (Italia)
Remo Anzovino "Marcetta dell'inconscio" (Italia)
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Seconda puntata
Boubacar traore "Mondeou" (Mali)
Orchestra Malancia "Canzone per Livia" (Italia)
Ivano Fossati "Pane e coraggio"(Italia)
Balti "Yammi" (Tunisia)
Cheikh Lo "Jamm" (Senegal)

Terza puntata
Remo Anzovino "Nanuk" (Italia)
Orchestra Malancia "Bal Can" (Italia)
Emel Mathlouthi "Kelmti horra" (Francia, Tunisia)

domenica 27 novembre 2011

Curiosità linguistiche

Le lingue khoisan sono note per la presenza delle cosiddette consonanti clic, prodotte facendo schioccare la lingua contro il palato o contro i denti, con diversi movimenti. Questi suoni insoliti vengono in genere trascritti usando simboli non alfabetici come punti esclamativi o barre oblique ("/"). La lingua juǀ'hoan‎, per esempio, ha circa 30 suoni "clic" e qualcosa come 90 diversi fonemi, incluse vocali stridenti e faringealizzate e quattro tonalità. Altrettanto complesse sono la lingua !xóõ e ‡hõã. Molti occidentali conoscono i suoni insoliti delle lingue khoisan attraverso il film Ma che siamo tutti matti? (The Gods Must Be Crazy, 1980) o alcuni celebri brani musicali interpretati da Miriam Makeba, come The Click Song.
fonte: wikipedia



A lezione di xhosa...



.... facile no?

mercoledì 26 ottobre 2011

Cosa dicono gli studenti

In questo audio di poco più di un minuto potrete ascoltare alcuni frammenti delle testimonianze dei nostri studenti che abbiamo raccolto alla fine di un corso di italiano della durata di 120 ore.
Quando abbiamo iniziato il corso, che si è realizzato presso uno dei centri di accoglienza per minori di Roma che ha accolto i giovani provenienti dalla Tunisia del dopo Ben Alì, i ragazzi erano appena arrivati da Lampedusa.
Come ascolterete, oltre a parlare del corso, gli studenti ci tengono a far emergere le carenze del sistema di accoglienza del nostro Governo: il centro è ben presto diventato poco più di un semplice dormitorio e dopo sette mesi nessuno di loro è riuscito a capire cosa sarà del suo futuro... unica nota positiva, dicono, è stato proprio il corso di italiano!

Il Corso di italiano (mp3)

giovedì 6 ottobre 2011

Certificazione del livello A2

In Altre Parole è convenzionata con il CTP di Roma.
Frequentando i nostri corsi è possibile sostenere il test di lingua italiana per il permesso di soggiorno!

Cosa deve certificare il test?
Il test deve attestare una conoscenza della lingua italiana di livello A2 del Quadro comune di riferimento europeo per la conoscenza delle lingue [file PDF] approvato dal Consiglio d'Europa.


Che conoscenza dell'italiano corrisponde al livello A2?
Se si conosce l'italiano almeno ad un livello A2 si sono acquisite le seguenti abilità:
Ascolto: Riesco a capire espressioni e parole di uso molto frequente relative a ciò che mi riguarda direttamente (per esempio informazioni di base sulla mia persona e sulla mia famiglia, gli acquisti, l’ambiente circostante e il lavoro). Riesco ad afferrare l’essenziale di messaggi e annunci brevi, semplici e chiari.
Lettura: Riesco a leggere testi molto brevi e semplici e a trovare informazioni specifiche e prevedibili in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menù e orari. Riesco a capire lettere personali semplici e brevi.
Interazione: Riesco a comunicare affrontando compiti semplici e di routine che richiedano solo uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti e attività consuete. Riesco a partecipare a brevi conversazioni, anche se di solito non capisco abbastanza per riuscire a sostenere la conversazione.
Produzione orale: Riesco ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere con parole semplici la mia famiglia ed altre persone, le mie condizioni di vita, la carriera scolastica e il mio lavoro attuale o il più recente.
Produzione scritta: Riesco a prendere semplici appunti e a scrivere brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Riesco a scrivere una lettera personale molto semplice, per esempio per ringraziare qualcuno


In scadenza 11 mila permessi per motivi umanitari

Sarebbero quasi 11 mila i permessi di soggiorno per motivi umanitari che starebbero per scadere. I possessori sono gli immigrati tunisini che sono arrivati sulle nostre coste lo scorso aprile e che avrebbero ottenuto il permesso a seguito dello stato di emergenza emanato dal Governo.
Con il permesso di soggiorno per motivi umanitari è possibile chiedere la conversione per motivi di lavoro. Infatti chi ne ha trovato uno, procede direttamente alla conversione senza passare per nessuna “quota flussi”.
Per tutti coloro che un lavoro non l’hanno trovato (e che sono la maggior parte) è possibile richiedere in Questura un permesso per attesa occupazione di sei mesi.
da retescuolemigranti